30 iColor SPECIALE iColor: Quali iniziative avete implementato per rendere i vostri processi produttivi più sostenibili e rispettosi dell’ambiente? Luca Scarchilli: Il nostro stabilimento è dotato di impianti produttivi automatizzati sia nello stoccaggio delle materie prime (per ridurre lo spreco di materiale plastico e cartaceo delle varie sacchette di resine, titani ed altri additivi) sia nell’erogazione e confezionamento del prodotto finito. L’intero processo è, inoltre, alimentato con energia elettrica da fonte solare. iColor: Come avete affrontato la questione degli imballaggi sostenibili? Avete adottato materiali riciclabili o biodegradabili per i vostri prodotti? L.S.: Tutti i nostri imballi vengono realizzati con materiale plastico riciclato. A partire da quest’anno abbiamo altresì sviluppato un innovativo sistema di confezionamento delle nostre pitture che consiste nell’erogazione del prodotto finito all’interno di buste biodegradabili, a loro volta inserite nelle latte standard. In questo modo l’applicatore finale (privato o professionista che sia) può utilizzare infinite volte lo stesso imballo, così da smaltire solamente una leggera busta in plastica anziché un voluminoso contenitore sporco che il più delle volte viene abbandonato nell’ambiente, provocando effetti che non sono qui ad illustrare in quanto ormai noti alla sensibilità comune. iColor: In che modo i vostri prodotti riflettono il vostro impegno verso la sostenibilità? Potete fornire esempi di prodotti ecologici che avete sviluppato? L.S.: Da 40 anni nasciamo come produttori di idropitture da interno ed esterno per il settore dell’edilizia civile, dunque ciascun prodotto è, come dal termine, composto da acqua e non solvente. Ovviamente questa specifica non basta per etichettare un prodotto come “ecologico”. Per questo motivo da qualche anno abbiamo sviluppato una specifica linea di pitture da interno denominata “Green Line” certificate in Classe A+ per il trattamento di ambienti in cui è richiesto un elevato standard qualitativo in termini di emissioni VOC. Ad esse vanno a sommarsi pitture con attestato H.A.C.C.P. per il rivestimento di ambienti sanitari, scolastici od a contatto con alimenti tipico delle mense, nonché pitture anticondensa ad effetto termico formulate con certificate microsfere cave di vetro. iColor: Quali azioni avete intrapreso per aumentare la consapevolezza e la sensibilità del punto vendita riguardo alle tematiche ambientali e di sostenibilità? L.S.: Nel concreto non sono state effettuate azioni così tangibili finalizzate ad aumentare questa consapevolezza, se non quella di consigliare ai nostri clienti di scegliere, tra due prodotti, quello di minor impatto sull’ambiente e sulla salute umana. Ciò comporta ovviamente un lieve aumento di prezzo che comunque facciamo sempre recuperare attraverso agevolazioni del tipo buoni sconto per acquisti futuri o altre promozioni volte a spingere il consumo di suddetti prodotti. Dunque si può parlare di una consapevolezza di prodotto realizzata attraverso una data politica di prezzo ma non di una vera e propria campagna di sensibilizzazione promossa dal nostro punto vendita. iColor: Come informate e sensibilizzate i vostri consumatori sull’importanza della sostenibilità e sul corretto utilizzo e smaltimento dei vostri prodotti? L.S.: I nostri principali strumenti di comunicazione tra prodotto e utilizzatore finale sono la scheda tecnica e la scheda di sicurezza in cui vengono menzionate, oltre alle caratteristiche estetiche e chimico-fisiche della pittura, la sua corretta modalità di applicazione, conservazione o smaltimento in caso di totale esaurimento. Il consiglio che ci sentiamo di dare ogni qual volta che un cliente si affida a noi è quello di rivolgersi sempre a specialisti del settore e di non andare alla ricerca del prodotto “ecologicamenteeconomico” venduto dalla Grande Distribuzione, perché nell’80% dei casi sarà sicuramente, per utilizzare una metafora automobilistica, una Fiat travestita da Ferrari! iColor: Come funziona lo smaltimento dei rifiuti per il comparto Colore? Il negoziante deve ritirare il prodotto del consumatore o quest’ultimo deve smaltirlo lui stesso in discarica? L.S.: Purtroppo per la nostra azienda, come per le tante del nostro settore, non è previsto il servizio di smaltimento del prodotto venduto al consumatore finale, sia per questioni di gestione interna sia per fattori puramente economici, poiché i costi di smaltimento di un’azienda chimica sono già al di sopra degli standard rispetto ad un’attività operante in un settore diverso dal nostro e pertanto, sommare dei costi extra a quelli già registrati in bilancio, diventerebbe per queste aziende (la nostra compresa) un fattore di assoluta negatività ed insostenibilità. A tutti gli utilizzatori raccomandiamo quindi di non spargere suddetti rifiuti nell’ambiente, bensì di rivolgersi a società specializzate nella loro raccolta e recupero. Casalplastik Industria Vernici LUCA SCARCHILLI, RESPONSABILE MARKETING E COMUNICAZIONE :
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