iColor Magazine - anno 2021 - numero 08

34 S PECIALE iColor: Nelle ferramenta e nei colorifici i dettaglianti tendono a non considerare quasi del tutto l’estetica delle vetrine, forse convinti non sia un elemento fon- damentale per vendere di più, a fronte del fatto che i clienti entrano spinti da necessità pratiche. Invece, quale po - trebbe essere l’effettivo valore aggiun - to della vetrina per un punto vendita? Doriano Missora: Purtroppo questo ge- nere di negozio trascura spesso l’impor- tanza che può avere la vetrina, riempien- dola di merce alla rinfusa e mettendo a volte cartellonistica che si deteriora con la luce del sole. Per non parlare poi della pulizia che viene spesso dimenticata. Invece la vetrina per qualsiasi pun - to vendita è il biglietto da visita dell’azienda, in grado di cattura - re l’attenzione del passante e del cliente . È lo strumento principale di comunicazione che il negozio ha a di- sposizione ed è il primo passo per finaliz - zare gli acquisti. iColor: Quali sono i principi cardine per realizzarne una che catturi l’attenzione del cliente? E quali sono invece le prin - cipali cose da evitare? D.M.: Non è difficile ottenere una “buona vetrina”: basta esporre i prodotti in modo lineare e non disordinato. Un’idea po - trebbe essere quella di dedicarla solo a una tipologia merceologica a secon - da dell’uso e del momento, per creare curiosità e interesse . Ottima l’aggiunta di accessori legati alla categoria presente. Per esempio è attrattiva una vetrina in cui ci sono diversi modelli di casseforti con delle decorazioni a tema, come i guanti bianchi o delle mascherine nere per evo- care i furti e i ladri. Oppure una con le vernici, in cui ci sono in alternanza latte grandi, medie e piccole e al centro una scala con guanti, pennelli, contenitori e tutto ciò che può servire per dipingere. Non ci deve invece essere troppa mer - ce esposta perché si crea confusione e si dà un’idea di poca cura, mancanza di >

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